COMUNICATO STAMPA: Sot la Nape al debutto con “Vôs di Friûl. Storie de Patrie inDivise”, sabato 6 dicembre 2014, ore 20.45, Teatro Comunale di Camino al Tagliamento.
Non è facile raccontare il passato. Soprattutto quando si tratta di ripercorrere passaggi impervi e tortuosi sul tracciato della storia, talmente incisivi e graffianti da aver lasciato cicatrici profonde nei corpi e ferite aperte negli animi. A cento anni dalla Grande Guerra, ci è sembrato giusto, nonché doveroso, ricordare i giorni temibili e terribili di allora – in realtà neppure così lontani – e dedicare parte del nuovo lavoro a quegli avvenimenti che sconvolsero il mondo ed, in particolar modo, la nostra regione: la porta spalancata ad nordest, la cerniera aperta fra il mondo slavo e quello germanico. Molto spesso, tuttavia, il rischio è che il dolore si muti in vana retorica e che il dramma diventi spettacolarizzazione, così, abbiamo preferito intraprendere il nostro cammino partendo da tempi ed avvenimenti più remoti, reinterpretando le mode ed i personaggi di fine Ottocento, per giungere poi con passo lieve e rispettoso sul limitare del confine, a costeggiare i camminamenti e a riascoltare le voci dei soldati in trincea. Non si parlerà di battaglie, non di lotte fra nazioni, non dell’Italia torrita che attende il ritorno delle figlie. L’attenzione sarà rivolta ai veri protagonisti del tempo: gli uomini e le donne del nostro Friuli. Persone che sentivano di appartenere ad una comunità che non coincideva con gli ideali nazionali e che si trovavano a proprio agio su una scala più ridotta, une Picjule Patrie, che più che identificarsi con una questione territoriale, si realizzava in una comunanza di idee, caratteri e valori, gelosamente tramandati e difesi. Ed è proprio in memoria di coloro che hanno sostenuto la bandiera friulana che abbiamo pensato di portare in scena “Vôs di Friûl. Storie de Patrie inDivise”: uno spettacolo che più che il racconto di una storia, vuole essere un coro di tante voci, un riaffiorare di ricordi, emozioni e sensazioni, che toccano i cuori di ognuno di noi e ci fanno riflettere, sul nostro passato, ma anche sul nostro futuro. Dalla piaga dell’emigrazione alla questione dei confini spiegata ad una classe di scuola di inizio Novecento; dalla diversa ideologia sul nome e sull’assetto della nuova regione – immaginando una fittizia conversazione fra Graziadio Isaia Ascoli e Prospero Antonini, all’entrata in Udine di Quintino Sella, sostenuto da Pacifico Valussi e dal futuro sindaco della città, Giuseppe Giacomelli, a liberare una popolazione friulana “un po’ freddina, così seria che sembra ai piemontesi, con gli stessi difetti e virtù”.
Dalla chiamata in guerra dei giovani in età di leva, scapestrati e poco abituati ad obbedire agli ordini dei superiori, sino a giungere allo sconforto di quei giorni, con la preoccupazione ed il dolore delle madri, sorelle e mogli e la disperazione dei soldati, per concludere con il conforto delle portatrici e la speranza di un domani di pace.
Prima rappresentazione: sabato 6 dicembre 2014, ore 20.45, Teatro Comunale di Camino al Tagliamento, all’interno della XVI° Rassegna Teatrale Friulana organizzata dalla Compagnia Sot la Nape, in collaborazione con i Comuni di Camino al Tagliamento e Varmo. Ingresso libero. Spettacolo inserito all’interno delle manifestazioni organizzate dal Comitato per il Centenario della Prima Guerra Mondiale – Zona Medio Tagliamento.
per Sot la Nape
Serena Fogolini