Comune di Tolmezzo, Comuni a Tolmezzo (UD) - Friuli-Venezia Giulia in Festa
 

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Comune di Tolmezzo

Comune di Tolmezzo

Tolmezzo (UD)
Categoria: Comuni
Contatti:

Comune di Tolmezzo
Piazza XX Settembre, n. 1
33028 - Tolmezzo (UD)

La scheda è stata inserita da: Monica Friuli-Venezia Giulia
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Comune di Tolmezzo
Descrizione:
Circondata dalle Alpi Orientali Tolmezzo (UD) si trova ai piedi del monte Strabut a 323 m s.l.m., tra il Tagliamento e il torrente Bût, alla confluenza delle sette valli carniche.

Si erge sopra la città quello ch è il simbolo di Tolmezzo: l'Amariana (1906 m), splendido monte dalla forma piramidale.

La posizione in cui sorge Tolmezzo è, ed era soprattutto in passato, molto favorevole: la valle è infatti attraversata dalla strada, già esistente in epoca romana (nota come via Iulia Augusta), che attraverso il Passo di Monte Croce Carnico porta in Austria.

Tolmezzo è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stato insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
 
Medaglia d'argento al valor militare
 
«La gente carnica, che già durante il primo conflitto mondiale aveva subito una dura invasione e dato alla Patria la vita di millecinquecento suoi figli, osò, dopo l'otto settembre 1943, lanciare una intrepida sfida all'invasore nazista ed al suo alleato fascista, realizzando la Zona libera della Carnia, lembo indipendente d’Italia retto dal Governo democratico del C.L.N., formato da civili. Così con una continua, eroica e tenace lotta, le divisioni partigiane "Garibaldi" e "Osoppo", con l'appoggio delle popolazioni locali, uomini e donne, le quali rinnovarono le gesta delle "Portatrici" del 1915-18, liberarono una estensione di 3.500 chilometri quadrati, e comprendente ben 42 Comuni. La difesa della Zona Libera e della sua capitale Ampezzo, costrinse l'occupatore a distogliere numerosi reparti dai vari fronti operativi per impiegarli nella repressione che costò ben 3.500 caduti partigiani e civili, migliaia di deportati ed internati, efferati eccidi, saccheggi, disumane rappresaglie soprattutto nei Comuni di Enemonzo, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Ovaro, Paluzza, Paularo, Prato Carnico, Sutrio e Villa Santina. La gente Carnica seppe resistere fino alla gloriosa insurrezione di primavera che in Carnia si poté considerare conclusa solo il 10 maggio 1945.[4]»
 — Tolmezzo, 5 aprile 1979
 

Il Comune è stato anche insignito della Medaglia d'oro al merito civile per calamità naturali.
 

Medaglia d'oro al Merito Civile
 
«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d’alto senso del dovere, meritevole dell’ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta.»
 
Monumenti e luoghi di Tolmezzo

La Torre Picotta

Campanile del Duomo. Sullo sfondo, il Monte Strabut (a sinistra) e il Monte Amariana (a destra)

Palazzo Campeis sede del Museo Carnico M.Gortani La torre Picotta
 
Eretta nel 1477 per far fronte alle invasioni dei Turchi, venne distrutta durante il secondo conflitto mondiale (1944) dai tedeschi, ed è stata in seguito ricostruita grazie agli studi fatti su vecchi documenti e fotografie. Posta su una altura, una volta raggiunta a piedi attraverso un sentiero, vi si può ammirare tutto il paesaggio circostante e la città stessa.
 Palazzo Linussio
 
Jacopo Linussio, industriale carnico del XVIII secolo, scelse di costruire un grandioso complesso architettonico che fungesse al tempo stesso da industria tessili e da residenza per la sua famiglia. Il complesso della fabbrica, ultimato nel 1741 su progetto dell'architetto tolmezzino Domenico Schiavi, risponde a un disegno essenziale nella sua funzionalità: i volumi si articolano da un corpo centrale affiancato da due barchesse; sul retro due ampie ali racchiudono una corte di vaste dimensioni. La facciata reca al centro un elegante bassorilievo con il tema dell'annunciazione e una lapide con il marchio di fabbrica dei Linussio. All'interno della residenza che, nella modulazione degli ambienti, ripropone il modello veneziano dell'epoca, è visibile il salone centrale; il suo ruolo, dimostrativo per eccellenza, è sottolineato dagli affreschi che delle pareti che riflettono il gusto del tempo. Accanto al palazzo sorge la coeva Cappella gentilizia dedicata a Maria Annunziata.
 Duomo
 
Risalente al 1764 sorge sul sito dell'antica chiesa di San Martino demolita per far posto alla nuova chiesa progettata dal tolmezzino Domenico Schiavi. Fu restaurato nel 1931 con il completamento della facciata; il campanile è coronato da un angelo anemometro.
 Chiesa di Santa Caterina
 
Di origine quattrocentesca, ma interamente ricostruita nel '700, possiede una pregevole pala raffigurante lo Sposalizio di Santa Caterina del pittore pordenonese Pomponio Amalteo risalente al 1537.
 La porta di sotto
 
Faceva parte dell'antica cinta muraria (XII-XIV secolo), oramai quasi del tutto scomparsa, che circondava e proteggeva la città in epoca medioevale.
 Museo carnico delle arti popolari "Michele Gortani"
 
Ha sede a Palazzo Campeis, fa parte del Sistema museale della Carnia. L'importante raccolta, che è la maggiore della regione, fu istituita nel 1921 da Michele Gortani; documenta diffusamente ed esaurientemente la vita, il costume, l'agricoltura, l'industria della Carnia attraverso i tempi, con notevoli raccolte di utensili, attrezzi, abiti, e con la ricostruzione di ambienti tipici (cucine, camere da letto e da soggiorno, antiche botteghe). Vi si conservano inoltre sculture, quadri, strumenti musicali, gli affreschi di Francesco Chiarottini staccati dal Palazzo Garzolini, alcuni dipinti, tra cui il Ritratto di Jacopo Linussio eseguito da Nicolò Grassi intorno al 1732, una serie di ritratti carnici del XVIII-XIX secolo, tre tele di Antonio Schiavi con scene bibliche e varie miniature.



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